Road to 2023

Ma ci pensate mai a questi ultimi due anni? Ci pensate a quanto c’è stato, quanto abbiamo dimenticato, rimosso, superato, quanto abbiamo perso e conquistato? Ci pensate allo stravolgimento, alle promesse fatte, mantenute e deluse, alle accuse sentenziate, calcolate, ribadite e rinnegate? Ci pensate mai a quanto ci siamo trasformati? A quanto stiamo ritornando quelli di prima, ma forse un po’ peggio e, sotto alcuni aspetti, un po’ meglio? Per me è sorprendente guardarci con in mente tutta questa memoria compressa.

Credo sia giunto il momento di andare avanti, di voltare pagina, di rinnovare la voglia di procedere non più a ritroso, non più a passo di gambero. La strada verso il 2023 è stata tortuosa e ora richiede la nostra perfetta attenzione, ci impone di essere concentrati sul lavoro da svolgere, sul futuro da costruire, smettendo di recriminare tutto ciò che è stato o non è stato. 

Noi stiamo facendo il nostro. Nuovi Cogito Studios (non vediamo l’ora di mostrarveli, a partire dal 16 gennaio con le nuove trasmissioni), nuovi collaboratori (la famiglia si allarga e presto conoscerete i nuovi volti), nuovo libro (ricordo, in uscita il 14 febbraio per Feltrinelli), nuove idee, nuovi ospiti, nuove visioni del futuro e di noi stessi. Facciamo la scommessa che la nuova normalità possa essere migliore della precedente, che da questo stato larvale possiamo emergere più ricchi di prima, la miglior versione di noi stessi. Non è un proposito facile perché tiene insieme così tante cose da farci girare la testa, ma ce la metteremo davvero tutta. 

Ma tutte queste novità non comportano la cancellazione del passato, anzi: si tratta di una valorizzazione di quel che è accaduto. Il futuro è sempre l’intrecciarsi di tutto quel che è già successo, sia quello che ricordiamo, sia quel che abbiamo scordato. Siamo il risultato confuso e caotico delle mille strade che in noi s’intrecciano, ma siamo pur sempre noi a scegliere verso dove dirigere la matassa che ci porterà al domani. E questo vogliamo fare. Questo è il significato del Cogito Festival: un modo per dare il dovuto addio ai Cogito Studios e a questo biennio così complicato, ma con il proposito di rifarlo nel 2023, con tutto il bagaglio dell’esperienza cumulata finora! 

Mi sento fortunato ad aver costruito questa Community e mi piacerebbe vederla crescere e maturare in questo 2023. Ovviamente, ciò non avviene senza una maturazione mia e del nostro lavoro, quindi la scommessa siamo qui a farla con voi, in questa “lista di propositi” un po’ anticipata ma significativa. 
Dal canto vostro, ricordate di seguire ciò che vi restituisce un valore per il tempo che spendete, non fatevi spendere dal tempo che altri vi richiedono senza dare nulla in cambio. Ricordate che siete anche il frutto di ciò che guardate, ascoltate, vedete, e selezionare le informazioni in entrata è compito essenziale per una mente presente a se stessa. Ricordate che lasciarsi andare al caos è molto semplice, ma ritornare a dare ordine è maledettamente complicato se ci siamo disabituati a farlo: è impossibile non tornare a farlo, ma prima ci mettiamo al lavoro e più facile sarà. 

E poi, ricordate di sostenere attivamente le vostre idee e le amicizie che vi permettono di nutrirle e arricchirle. Mi piace pensare di essere una di quelle persone che vi danno proprio questa possibilità, nell’accordo e nel disaccordo. Quindi, parlate di noi, dateci una mano a crescere e ad intraprendere insieme questa strada verso e dentro il 2023. 

Non vedo l’ora di scoprire cosa ci aspetta!

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