Il coraggio, ma non quello degli eroi
Il coraggio dei grandi eroi è solo fumo negli occhi. Quel coraggio roboante, evidente, ostentato, ci fa dimenticare che il coraggio necessario all’esistenza non è mica quello lì.
Il coraggio degli eroi è solo marketing di basso livello, una spinta motivazionale che al tempo stesso ci permette di non dover essere coraggiosi: “Se quello è il coraggio” pensiamo, “io mica sarò capace di essere coraggioso.”
Se il coraggio è quello che ride in faccia alla morte, che si lancia da un precipizio per salvare la giornata, che scardina l’intero apparato del male universale, allora io sono esentato dall’essere coraggioso e potrò esserne solo spettatore. E così, diventiamo vigliacchissimi.
Il coraggio vero, al contrario, è quello silenzioso che non si mostra, che non fa rumore, che non si manifesta con evidenza. Il coraggio è il freddo accompagnatore della tragedia, che riesce a stare accanto alla realtà quando questa va a rotoli. Il coraggio è stare accanto a un genitore mentre abbandona questa vita. Il coraggio è non scappare dall’amico quando i debiti stanno distruggendo la sua esistenza. Il coraggio è rispondere “ci sono”, ma sussurrandolo, quando tuo figlio cade in un baratro da cui sarebbe impossibile trarsi in autonomia.
Il coraggio degli eroi ci distrae dal fatto che dobbiamo rispondere alle chiamate della vita con coraggio, anche se abbiamo paura, anche se siamo incerti, anche se non sappiamo quel che stiamo facendo. Anzi, proprio in virtù del fatto che siamo incerti e traballanti, il coraggio diventa necessario.
Io spero di essere all’altezza di quel coraggio, non quello delle storie di The Rock o della letteratura cavalleresca: non ho una corona o un bicipite da difendere o usare contro il male, ma solo i pochi mezzi che la vita mi ha dato per cercare di tenere insieme i pezzi della mia realtà.
Il coraggio è stare lì, mentre tutto ti dice di andartene, semplicemente perché sai che scappando diventeresti parte di quelle cose che ti spaventano, che ti sono antagoniste, che vogliono vederti crollare. Chi non è coraggioso diventa parte dei cattivi, anche se in cuor suo non l’ha mai voluto.