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Cosa ti fa agire e COME ti fa agire?

Il centro del tuo agire

Spesso ce ne dimentichiamo, ma le nostre azioni, così come le convinzioni e i pensieri, ruotano intorno a dei perni che danno forma a quel che siamo e facciamo. Quei perni vengono solitamente chiamati “valori” e sono assiomi indimostrabili della nostra esistenza.

Per esempio: se io ritengo che l’essere umano sia una creatura dotata di un certo grado di autonomia, le mie idee e le mie azioni prenderanno la forma di quel presupposto (potrei votare partiti liberali, adottare un modello educativo aperto alla sperimentazione e al trial&error, innamorarmi di Kant e Seneca, et cetera); se, al contrario, ritengo che siamo tutti il frutto inossidabile delle condizioni ambientali e che non ci sia un grado di libertà nel nostro agire, la mia persona e i miei comportamenti si dirigeranno verso idee, autori e convincimenti ben precisi (promuoverò un sistema politico più dirigista, un’educazione volta al “nudging”, sarò più vicino a Marx ed Hegel, et cetera) – ovviamente questi sono tutti esempi astratti e la diversificazione umana è molto più ampia.

Sono convinto che avere un cervello significhi fare “reverse engineering” del nostro agire e, analizzando il modo in cui mi comporto in un dato ambito, risalire la fonte fino a riconoscere i “perni” (o valori) che danno forma al mio agire.

Questo retro-engineering è fondamentale anche per accorgermi di quando il mio agire NON è conforme ai miei valori (per esempio: mi sento liberale ma non ho alcuna fiducia nell’autonomia di mio figlio adolescente), o anche di quando i miei valori di riferimento mi spingono a compiere qualcosa che ritengo odioso.

Oggi voglio quindi invitare i lettori di questa newsletter a porsi SEMPRE il problema delle radici del proprio agire: quali sono i perni delle mie azioni e idee? Sono conformi a quel che sono e al tipo di individuo che voglio diventare? E le mie azioni sono coerenti con quei perni? Si tratta di una veglia continua, una sorveglianza fondamentale per evitare di perdere malamente la strada.

Questo è quel che Kant intendeva quando scrisse: “Sapere Aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!”

Buona domenica a tutti!

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