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Il web dei ca*zi altrui: SMETTIAMOLA

Il Gossip e la nostra colpa

In questi giorni è uscito un video dell’amico Danny Lazzarin che racconta una situazione davvero tragica sviluppatasi sul web. Non sto a riassumervi il contenuto, se volete lo potete guardare, ma il punto è il seguente: siamo di fronte alla necessità assoluta di fare un balzo in avanti nella relazione che intratteniamo con le piattaforme di contenuti online.

La situazione di Danny mi fa capire quanto sia ancor più necessario comunicare al pubblico l’importanza di non cercare morbosamente la vita privata dei propri beniamini, questo gossippismo spinto la cui tentazione non viene mai messa in discussione e che sta alla radice di eventi come quello del video (rafforzando quel che ho detto qui).

Infatti, se ci sono creatori di contenuti che monetizzano sulle sofferenze e sull’intimità altrui è solo perché c’è un vasto pubblico pronto a cibarsi di tale immondizia e credo che tutti noi, messi di fronte allo specchio, possiamo riconoscere questo problema. Io, ad esempio, ci sono caduto in queste settimane seguendo la vicenda di Will Smith e Jada Pinkett Smith e informandomi sulla tossicità della loro relazione, probabilmente guidato anche dal morboso piacere che si prova nel vedere come le celebrità, al fondo, conducano vite disastrate e al limite della nevrosi. Ora, per fortuna non ci ho fatto un video su, non ho monetizzato, ma dal momento in cui ho iniziato a fruire di tali contenuti sono diventato parte del problema.

Non c’è poi tanta differenza tra il sottoscritto che guarda 3/4 video sugli ex-coniugi Smith e chi guarda lo sputtanamento di affari privati buttati sul web da qualcuno che vuole monetizzarci. Qualcuno starà già facendo un po’ di auto-indulgenza: “Ma cosa vuoi che sia, l’ho fatto solo quella volta lì”, ma se moltiplichiamo quella volta lì per milioni di persone, il fenomeno diventa gigante e dovremmo partire da noi stessi per migliorare il mondo circostante. 

Non voglio essere troppo estremo e credo sia umano cadere, di tanto in tanto, nella tentazione di informarsi sulle vite private di coloro che ci sembrano irraggiungibili, ma non c’è alcun dubbio sul fatto che oggi questo fenomeno stia friggendo molte delle nostre sinapsi e, in fin dei conti, spesso cerchiamo soltanto questo.

Ciò ha la doppia conseguenza di peggiorare la serenità di chi sul web ci lavora con onestà, proprio come Danny, e in secondo luogo di occupare il nostro cervello con informazioni completamente inutili, gossip che diventano rumore emotivo, facendoci dimenticare che potremmo usare internet per accrescerci, invece di impoverirci.

Perciò, l’invito che vi faccio è questo: cogliamo l’occasione, come Community, di fare un passo di maturità, smettendo di occuparci dei fatti altrui, resistendo (almeno in una parte dei casi) alle sirene distorte del gossip, perché la cosa accaduta a Danny è molto più profonda della semplice denuncia nei confronti del pezzo di merda che l’ha perpetrata. Proviamo una buona volta ad abbandonare le cose superflue, che superflue non sono perché vanno poi a impattare profondamente e tragicamente sulla vita di chi è coinvolto. Io smetto di consumare contenuti su Will Smith e Jada Pinkett, rinunciando a quel po’ di morbosità piacevole, al fine di concentrarmi sulle cose davvero importanti.

Se lo facciamo tutti, forse ne usciremo migliori.

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