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Il Pubblico non esiste (ma tu sì, esisti)

Il pubblico non esiste

Il motivo per cui è sempre meglio fare quel che si desidera e non quello che si pensa gli altri desiderino (come ho detto nel Daily Cogito di qualche giorno fa) è che gli ALTRI non possono mai essere davvero accontentati. 

Lunedì ho tenuto un (bel) dibattito con (un brutto) Odifreddi e ho deciso di non interrompere, di incalzare senza sormontare, di smentire e sbugiardare senza insultare o alzare i toni: l’esperimento, che discuterò in live oggi con Boldrin (in disaccordo col mio atteggiamento) era volto a fare il contrario di quanto feci un annetto fa con Diego Fusaro. In quel caso infatti il mio linguaggio corporeo e verbale, i miei toni e le argomentazioni erano tutti volti anche a contrastare in modo deciso ed emotivo l’interlocutore.

Io, caratterialmente, sono molto più in linea con quanto fatto con Fusaro, ma con Odifreddi ho deciso di provare, dal momento che nel dibattito con Dieguccio avevo ricevuto molte critiche: “Maleducato”, “interrompeva sempre”, “le faccine”, “la gestualità”, et cetera. Il dubbio, in quel caso, era quello di aver messo Fusaro sulla difensiva e non essere riuscito ad andare al nocciolo delle sue idee. 

Dal momento che il dibattito è volto a sviscerare ciò che sta alla base delle prospettive sulla realtà, con Odifreddi ho fatto il contrario e credo che il dibattito mi abbia dato ragione: lasciando spazio al “logico” e non interrompendolo (anzi, facendolo sentire a suo agio) lui non si è messo sulla difensiva e ha espresso eccome le fondamenta delle sue posizioni (ricordo solo: “le guerre di confine sono accettabili”, “a Norimberga i nazisti avevano ragione” e la reazione “ma cosa c’entra ora” al mio incalzare sugli omicidi di giornalisti da parte di Putin). Il mio esperimento è perfettamente riuscito: le posizioni dei “pacifinti” crollano da sole sotto il peso delle idiozie quando le si lascia esprimere frenando la tentazione di mandare tutti a fare in culo, e Odifreddi ha espresso idee veramente inaccettabili, condite di errori storici e mala informazione di livelli byobluani. Credo che le persone dotate di cervello possano capire in autonomia l’insostenibilità di certe parole. 

Nonostante ciò, ho ricevuto una certa quantità di messaggi da chi mi dice: “Sei stato troppo accondiscendente”, “gli hai dato troppo spazio”, “ti sei reso complice” (sì, anche questo mi è stato detto, SIC!) – cosa che prova incontrovertibilmente un fatto conclamato: il pubblico è incontentabile perché l’opinione pubblica NON ESISTE! Esiste solo la varietà amplissima delle opinioni di individui che sarà sempre impossibile mettere in una qualche forma di accordo. 

Per questo motivo io, sui miei canali, farò sempre quello che io riterrò opportuno e necessario, senza tener conto dei desideri del pubblico: il pubblico non desidera, così come le nuvole non desiderano. Il pubblico è un’astrazione che non ha volontà ma solo interpretazioni approssimative. Ci sono invece persone, molte, che si faranno la propria opinione a prescindere da quello che io desidero loro pensino, e decideranno autonomamente se seguire quel che faccio oppure andare in un’altra direzione: questo è, per me, avere fiducia delle persone e anche di me. 

Oggi però affronterò le obiezioni di UNA PERSONA, anzi, un amico: Michele Boldrin. Quelle esistono, vanno valutate e vedremo che cosa ne uscirà! 

Intanto, vi auguro una buona domenica.

2 Responses

  1. non ho ancora visto, ma mi volevo prendere il tempo di vedere sia la cosa con Odifreddi che quella con Boldrin. Ora però sono già spostato sulla posizione: non fare caciara, ce n’è già tanta. Sappiamo che funziona, lo avete DIMOSTRATO in un modo che mi ha fatto del male, nella “gara di dibattito” (capiamoci) tra l’avvocato dell’Ano (già qui Wannabe Buddha aveva attaccato) e Wannabe: avete mostrato che la rissa da strada, su un uditorio che non dica “vabbé, qui non si parla seriamente, me ne vado” ha nu mordente assicurato e vince chi usa la violenza, da strada, verbale o con linguaggio del corpo, le facce, le battute, qualsiasi cosa è lecita. Siamo scimmie. Più fai lo scimmione vincente, più funziona. La tv ne è piena. Ecco perché ho appoggiato ed appoggio questo progetto, per vederne di MENO di questa merda, e soprattutto se ne vedo, vederlo come guardando un documentario, in cui poi ci viene spiegato cosa fa il Babbuino e cosa la Scimmia dal pene verde della Bassa Nngulania. Cioé anche osservando della merda, comunque poi c’è un “ok, avete assistito a questo scontro scorretto, scomponiamolo…” eccetera.

    Bravo quindi a NON farlo. Perché così qualcosa di utile resta. Altrimenti ci si guarda un po’ di Rugby che è più onesto.

  2. CONSIGLIO A TUTTI E IN PARTICOLARE A RICK di Leggere il libro SCIENZA DELLA FEDE -CONOSCI D’IO pubblicato su amazon, dove è spiegato che la fede non è un mistero, ma è scientifico. Comunque già Galileo ha chiarito che Dio svela la verità agli uomini a piccole gocce in base alla cultura del momento che è in grado di capire o intuire la veità. In altre parole Galileo dice che se Mosè avesse detto ai suoi contemporanei che l’uomo veniva dall’ominide, oppure se avesse parlato del big bang, i suoi coetanei l’avrebbero linciato prima che parlasse. In sintesi potremmo considerare gli scienziati come dei profeti che rivelano delle verità dei misteri della natura e quindi di Dio che è anche la natura: leggete LA scienza della fede che in altr edizione è chiamata anche SCIENZA DELLA METAFISICA -CONOSCI D’IO che corrisponde al conosci te stesso di Socrate. Credo che sia la filosofia del terzo millennio dove si concentra una sintesi della filosofia, religione, esoterismo, scienza, new age, psicologia, umanesimo e quant’altro in un quadro semplice di filosofia teo-umanistica.

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